Storia della Scuola

La Hyoho Niten Ichi Ryu è una scuola antica di arti marziali, fondata dal celebre Miyamoto Musashi.

Sebbene risulti difficile, se non impossibile, stabilire con esattezza la data della sua creazione, essa si può andare a collocare intorno al 1640, l’anno in cui Musashi si stabilì a Kumamoto su invito del daimyo Hosokawa Tadatoshi, il quale, dopo avere assistito ad un duello dimostrativo dello spadaccino, decise di abbandonare lo studio della Yagyu Shinkage Ryu in favore della sua scuola. E’ sempre dietro sua richiesta, inoltre, che Musashi scrisse (un anno dopo, nel 1641) lo Hyoho Sanju go Kajo, una trattazione di 35 articoli sulla sua arte, che molti vedono come un prototipo del più famoso Gorin no Sho (Libro dei Cinque Anelli), quest’ultimo concluso invece nel 1645, nel quale l’esposizione dei principi della ryu venne ampliata e strutturata usando il modello buddhista dei cinque elementi (Terra, Acqua, Fuoco, Aria, Vuoto).

Il “Libro dei 5 anelli” rappresenta la sintesi di tutte le conoscenze e abilità che il guerriero ebbe modo di apprendere e perfezionare nel corso della sua vita, attraverso anche e soprattutto ai numerosi duelli (60 per l’esattezza) e alla diverse battaglie cui prese parte e da cui uscì sempre imbattuto.

Imai soke e Iwami soke. From Kendo Nippon 2001-6. Nihon Kobudo Kyokai embu.

Come già detto nel 1640 Musashi si stabilì a Kumamoto, dove insegnò la sua scuola, oltre che al daimyo stesso, a numerosi altri allievi: tra di essi sicuramente spiccano i fratelli Terao.
Al maggiore, Magonojo, diede il già citato Gorin no Sho (sebbene con la raccomandazione di distruggerlo dopo averlo letto). Al minore, Motomenosuke, affidò la guida della scuola, facendone così il suo successore.

In seguito si sono susseguite varie generazioni di soke, sempre attraverso una nomina e mai in maniera ereditaria (nonostante vi siano stati tre capiscuola consecutivi, dalla 5a alla 7a generazione, provenienti dalla famiglia Santo) fino ad arrivare all’attuale, il soke di 12° generazione Takanori Kajiya.

L’hombu dojo è tutt’ora situato a Kokura, nel Kitakyushu, ma il soke si impegna costantemente per tramandare la sua arte anche agli allievi nel resto del mondo, viaggiando e insegnando nei vari seminari che si tengono annualmente, tra cui quello in Europa (tradizione inaugurata dal precedente soke, Iwami Toshi Harukatsu, nel 2004): quest’ultimo, in particolare, nel 2018 è stato ospitato per la prima volta proprio dall’Italia.

La Hyoho Niten Ichi Ryu si focalizza principalmente sul kenjutsu (arte/tecnica della spada): al suo interno vengono tramandati i kata (chiamati “seiho”, ovvero “trasmettere l’energia”) che insegnano l’uso della spada singola (tachi seiho), della spada corta (kodachi seiho) e delle due spade insieme (nito seiho), che sono il tratto distintivo della scuola stessa, nonché le tecniche descritte da Musashi stesso nel Gorin no Sho nei paragrafi riguardanti le cinque posizioni.

L’uso di due spade insieme è anche ciò che ha portato a scegliere questo nome per la scuola, come Musashi ci spiega in uno dei primi passaggi del Gorin no Sho, nel libro della Terra; tuttavia, contrariamente a quel che si potrebbe pensare, ci viene detto che l’obiettivo principale di questa pratica è di usare una spada con una mano sola, e non necessariamente di combattere con due armi alla volta, sebbene all’interno dello stesso paragrafo ci viene anche ricordato che, nel rischiare la vita in un combattimento non dovremmo mai lasciare armi inutilizzate e quindi (siccome un guerriero portava due spade, una lunga e una corta) impugnarne una per mano.

Vengono anche insegnati kata di bojutsu (che comprendono l’uso del bo contro un avversario armato di spada o anch’egli di bo), juttejutsu e jujutsu: in ciò il curriculum della Hyoho Niten Ichi Ryu è simile a quello di altre koryu, includendo l’apprendimento di un certo numero di armi, la cui padronanza funge da requisito per approcciare lo studio delle successive.

Tramite il continuo esercizio di queste tecniche, poco appariscenti in quanto mirano esclusivamente all’efficacia, non viene studiato solamente il gesto fisico ma si impara anche a conoscere lo spirito e l’energia del fondatore, e si mira a realizzare “Ki Shin Tai”, cioè l’unione di energia, spirito e corpo.